Per i 40 anni di vendemmie alla Jangada de pedra, di Punta Fieno in Ponza, tra gli antichi vigneti di Biancolella, risalenti ad una età di circa 200 e oltre anni, lo scrittore e artista di Ponza, Silverio Mazzella mi ha fatto dono di questa sua pittura, a cui immediatamente mi sono affezionato per tutto quello che rappresenta e non solo. Silverio Mazzella oltre ad essere protagonista, insieme alla moglie Pina e al figlio Gennaro, della sua libreria IL BRIGANTINO, al Corso Pisacane, è uno storico di eccellente qualità. Le sue ricerche nella cultura delle isole ponziane, pur utilizzando un sistema prettamente scientifico e storiografico, sono anche pregne di aspetti poetici, che danno a chi legge i suoi libri, l’impressione di viaggiare in un tempo sospeso, dove l’uomo isolano rimane assoluto protagonista della sua storia. Il suo ultimo libro PONZESI GENTE DI MARE, partorito dopo una lunga e faticosa ricerca, è un importantissimo documento alla identità della cultura dell’isola di Ponza. Il libro porta la cultura ponzese nell’ambito di un Mediterraneo crocevia di tante civiltà. E il ponzese-marinaio resuscita, come sostanza di un sedimento di accumulo di intere civiltà marinare. L’avesse conosciuto il mio amico Predrag Matvejevic sarebbe stato entusiasta delle ricerche di Silverio Mazzella. Il libro a mio parere, scrive una delle pagine più importante della storia dell’isola di Ponza nell’ultimo secolo, e mette il marinaio-ponzese al centro di tutta la letteratura mediterranea, con la sua intraprendenza, con il coraggio rivoluzionario e soprattutto con l’accurata conoscenza che questi uomini avevano del mare e delle isole e dei porti del Mediterraneo, dandogli quella particolare identità esistenziale che gli spetta. Ma Silverio Mazzella è anche un ottimo pittore di acquarelli e anche nella pittura non manca la sua anima poetica, Silverio è figlio di quei viaggiatori-artisti di inizio secolo in giro per il Mediterraneo. Entrare nel suo BRIGANTINO oltre ad emozionarmi ogni volta che ci vado. Lui mi entusiasma con le sue continue scoperte di noi uomini d’isola. Mi ricorda sempre un dialogo con Predrag Matvejevic, quando l’illustre intellettuale mi riteneva fortunato che vivendo in un’isola vivevo in uno spazio maggiore di libertà, cosa che mancava a chi viveva in un continente, ma attento a non rifugiarti in una autarchia mi ammoniva, sarebbe una maledizione. Grazie anche all’arte di Silverio Mazzella resto vigile.
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Per i 40 anni di vendemmia a Punta Fieno tra vigneti di biancolella di circa 200 anni, lo scrittore e artista di Ponza Silverio Mazzella mi ha gentilmente fatto dono di questa sua pittura.