Tangeri, prosegue il ciclo poetico del ponzese De Luca

L’Africa, Tangeri nello specifico, continua ad essere fonte di ispirazione per il poeta Antonio De Luca, di Ponza.

Riceviamo e con piacere pubblichiamo gli ultimi versi che ha scritto:

Quante volte mi hanno salvato la vita

Arcano
per strada in viaggio
il rifiuto di obbedire

un destino
come la poesia
la libertà

Fuori dal tempo
e prima del tempo
seguo il ritmo della vigna
dei pesci
il tempo degli astri
il consumarsi della pietra

Rifugiato sopra isole
e fuggiasco ovunque
tra la città di Fernando Pessoa
e sperduti villaggi berberi
mi fermo sui moli
da sempre
in attesa di mio padre

Tangeri mi accoglie

Dalla Grecia
ho scritto all’uomo
parole primitive metafisiche
la poesia non ha regole

Nell’ ignoto sacro e nudo
accolgo il mondo
e i morti
a cui sono sopravvissuto
gli eroi e gli sconfitti

gli amori mancati
quelli miracolati

il luogo da venire
l’incontro con l’altro

Del profeta
che arriva dal deserto
di Achab e di Odisseo
porto il sangue nelle vene
Picasso mi perseguita
anche Ovidio

La terra non appartiene all’uomo
così dissero gli dei

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