Ode al ritorno

Su marmi silenziosi ed eterni
Su quale altare sta la dea che mi attende

Ella dagli occhi scuri
vuoti di eternità
torna dal mare dell’Argo

Stiamo alle notti ad ascoltare il mare
sulle onde fuggiasche

ai vetri a seguire le foglie
nel vento di giorno

così
ad ascoltare noi stessi