Nella primavera dublinese
il treno per Howth
una lama di luce nel mattino
tra alberi dai fiori rosa
e case distinte tra il mare e la città
una distesa di bassa marea
foche grigie e gabbiani.
Sul molo di Howth il vento
è un compagno che ti ascolta
e si lascia ascoltare e ti racconta ti scrive.
Ed io sto vicino a te, sa di te
come nelle sere d’inverno
un vento di leggende e miti
che il corpo incendia
e ti scivola dentro denso
cade dal mare sul tuo incedere pesante
beve con te racconta di gente di mare
non so come sia capitato io qui
il vento mi chiede di te
che ancora devi ritornare
ma già ti sento vicino legato
come le cime tese alle bitte
in questo mare d’Irlanda.
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