TG3 Persone del 9 dicembre 2017

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Più libri più liberi 2017

L’edizione dei record di Più libri più liberi

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Il Presidente della Repubblica nella prassi

Da La Costituzione

BOLOGNA. REGGIO EMILIA. MODENA
Gli impertinenti. Il viaggio di Sandro e Carla Pertini, per l’Italia di oggi

Nel settantesimo anniversario della Costituzione Italiana e del quarantesimo dell’elezione del settimo Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, già Deputato Costituente, è stata stampata una nuova e definitiva edizione del saggio “Gli Impertinenti. Il viaggio di Sandro e Carla Pertini, per l’Italia di oggi“.
Scritto e curato dal professor Enrico Cuccodoro, il volume sarà presentato con tre appuntamenti in Emilia:
1) il 9 novembre alle 13, presso l’Alma Mater Studiorum a Bologna, aula A via Belmeloro 4, durante un incontro su “Il Presidente della Repubblica nella prassi”, con il prof. Cuccodoro e il prof. Andrea Morrone, gli studenti di giurisprudenza, la presidente Anpi di Bologna, altri colleghi docenti, cittadini sarà presentata la nuova edizione del volume;
2) a seguire, nel pomeriggio del 9 novembre alle 18,30 il volume sarà presentato a Reggio Emilia, città del Tricolore, alla Libreria “I libri di Sam”, Via del Carbone 1-C;
3) sabato 11 novembre alle 17,30 a Modena, alla Galleria Europa “Renzo Imbeni” dopo la parentesi modenese del Convegno annuale del Costituzionalisti Aic che si svolge in città, il volume verrà presentato dal prof Cuccodoro con il prof. Leonardo Saviano, docente di storia delle dottrine politiche alla università Federico II di Napoli.

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Palestina Incontro con Sabbiana Cunsolo

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Gianni Silvestri Scenografo e premio Oscar

Gianni Silvestri in basso a sinistra con Bernardo Bertolucci, Debra Winger e Vittorio Storaro

   

Gianni Silvestri, mio amico e mentore. Anche lui fu uno dei protagonisti della nascita dell’Winspeare Club negli anni 70. Mi riteneva un esteta bohémien, in poesia un surrealista mediterraneo. Gianni fu un grande artista, persona elegante in ogni aspetto della sua vita dall’animo aperto e buono, un uomo di qualità superiore, forse l’uomo di Ponza più illustre, stimatissimo e amato nel suo mondo. Per me Gianni è stato e rimane punto di riferimento nel mondo di un arte, nutrimento della mia esistenza. Gianni Silvestri inizia a lavorare nel cinema con Giuseppe Patroni Griffi nel film “Metti una sera a cena” come costumista. Nel teatro ha realizzato bozzetti e disegni anche per Luchino Visconti. Ma è con Bernardo Bertolucci che ha una lunga collaborazione, Novecento, La luna, La tragedia di un uomo ridicolo e nell’Ultimo Imperatore fu scenografo con Oscar e ultimo lavoro Il tè nel deserto, dal libro di Paul Bowles. Anche con il grande Costantin Costa Gravas collaborò nei film, Un cuore semplice, Luna di miele in tre e Anna K.
Nell’anno della morte, al Festival di Spoleto, Bernardo Bertolucci gli dedicò una retrospettiva dei suoi lavori e della sua arte.
Grazie Gianni per sempre.

Dopo il mio viaggio a Tangeri dove ho alloggiato all’Hotel Continental, luogo di partenza di quelli del Thè nel deserto, e sul porto dell’arrivo di Debra Winger e John Malkovich ho girovagato come se ancora tutto fosse immobile a quegli anni, ma la città è cambiata e tutto si trasforma. Ma per le strade della vecchia medina, della kasbah tangerina, per il salone dell’Hotel Continental e per le sue stanze aleggia ancora lo spirito di quelli del Thè nel deserto, e dell’amico Gianni.
Riporto qui l’ultimo saluto che l’amico Gino Usai diede il giorno del funerale laico che si tenne a Ponza in una stanza adiacente la chiesa.

L’Addio   di Gino Usai

Funerale laico a Gianni Silvestri

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Ursula Querner Scultrice sopra uno scoglio

Ursula Querner, di cui ho sempre apprezzato con fervore ed entusiasmo la sua vita e la sua opera, nasce a Dresda nel 1921. Non ho conosciuto personalmente la signora Querner, ma la ricordo nel suo aspetto, morì nel 1969, allora io avevo solo 13 anni. Mi affascinava il fatto che lei vivesse, con la famiglia sopra uno scoglio. Infatti nel 1961, dopo alcuni anni trascorsi tra Amburgo e l’Italia, per motivi di studio, sbarca con la famiglia nell’isola di Ponza, e rimane folgorata e incantata, e col marito decidono di comprare uno scoglio dove esiste una piccola casa abbandonata ed un faro all’entrata del porto di Ponza. Qui nasce una casa-atelier che per il resto della vita della Querner diventa il suo quartiere, e dove ospita artisti. Ponza con le sue leggende, il mito di Circe, l’architettura mediterranea, i profumi , le rocce, ma soprattutto con il suo mondo subaqueo diventa una tappa importantissima per l’evoluzione artistica della Querner. In una intervista alla televisione tedesca dice: “qui a Ponza, se vedo una grotta, una roccia o una collina tutto è scultura. Anche l’uomo qui è più scultura. Ho visto che l’uomo quando mette la maschera da sub, si trasforma, diventa anonimo, va nell’acqua e diventa un essere completamente diverso….in fondo è l’antico simbolo della maschera….qui si chiude il cerchio, il mondo antico qui è attuale come quello moderno” E’ nell’assenza di gravità e nelle sensazioni che da essa derivano che la Querner in un uomo sott’acqua ne fa un uomo astratto, e questo che mi affascinò immediatamente quando iniziai a conoscere la sua opera. Erano gli anni che intorno ai tavoli dell’Wuinspeare Club, da me fondato sulla banchina di Ponza, si sedevano artisti e viaggiatori da tutto il mondo. Era il 1987 e conobbi le sue figlia Silveria e Florentin che mi fecero conoscere in maniera approfondita l’opera della madre. Nella casa-atelier sullo scoglio della Ravia, nacquero opere riguardante il mito omerico e non solo, opere esposte nei musei, nelle chiese e negli spazi pubblici di Amburgo e della Germania. Queste opere sono passate tra l’altro per mostre a Parigi. Anversa, Roma, New York, ecc. Nel 1962 vede la luce La Ponzese, un busto in bronzo cm 50×60.
La vita e l’opera dell’artista Ursula Querner è molto presente nella mia vita di fotografo e poeta e viaggiatore, grazie soprattutto alle figlie Silveria e Florentin e al bellissimo libro che mi regalarono.
La sua opera mi lega a quel processo culturale che mi porta a navigare rotte inesplorate dell’inconscio mediterraneo. La scultura di Ursula Querner la trovo oggi sui porti del bacino mediterraneo nei visi dei suoi abitanti, nella vita che portano addosso, dove il mito offre quello schema di comportamento che abbiamo vissuto che viviamo che potremmo vivere. A Ponza la Querner partorisce i motivi mediterranei come la storia di Circe e Ulisse, un opera in bassorilievo, che guarda al suo contenuto, al significato mitico dell’avvenimento. L’opera assume la forma di due corpi che ruotano sulla spiaggia come onde, come massi concavi che si avvicinano e si allontanano, confluiscono e si toccano. Anche opere come gli Ocenauti vengono pensati a Ponza, statue e bassorilievi in cui l’uomo sott’acqua diventa protagonista del suo essere.
Oggi Ursula Querner, come scrive la critica e storica Gottfred Sello nella sua biografia, è in buona compagnia, dovremmo citare Manzù, Giacometti, Marini. Quanto basta a fare di quello scoglio della Ravia, all’entrata del porto di Ponza, anch’esso un mito con cui poter vivere felicemente.

Tutti i diritti, testi e foto sono riservati.

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Sandro Pertini. Confinato a Ponza, amava l’isola.

Il prof.Enrico Cuccodoro scopri il mio libro Il falegname e il partigiano a Stella durante le celebrazione della nascita di Sandro Pertini alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo lesse e mi contatto’ tramite l’ufficio dell’allora sindaco di Ponza Pierlombardo Vigorelli. Si disse entusiasta del racconto e mi chiese di scrivere qualcosa per la sua nuova biografia del Presidente. Ed eccoci qui, il libro è pronto ed è per me un grande onore aver collaborato con entusiasmo a questa opera. Enrico Cuccodoro è stato amico di Sandro Pertini con cui ha condiviso pensiero morale e saggezza. Questa nuova esperienza mi mette ancora piu’ entusiasmo nel collaborare alla memoria di Sandro Pertini. E sicuramente nella stesura del mio nuovo libro. Una inedita raccolta di lettere e documenti scritti per l’amico ponzese l’avvocato Luigi Sandolo, che lo difese durante i processi a Napoli. 

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Incontro con Massimo Leardini fotografo in Oslo

 

Massimo Leardini di origine italiana vive ad Oslo da molti anni, è uno dei più apprezzati fotografi scandinavi. Ha viaggiato e pubblicato libri, a Oslo ha curato molte mostre tra cui una dedicata a Knut Bry il grande fotografo norvegese e regista. Ho conosciuto Massimo tramite un amico e l’ho invitato a Ponza per un servizio di moda su ELLE, a Oslo ho frequentato il suo studio e il suo mondo. Tra i suoi libri, quello sul Tango a Buenos Aires, Neg, Scandinavian, un altro ancora, bellissimo, quello dedicato a Victoria la sua modella e musa. In Oslo ha esposto, in varie mostre, alcune foto del mio mondo mediterraneo e della mia poesia.

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Adriano Bacchella ancora in mostra a Torino

La Jangada fotografata da Adriano Bacchella

Sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre, presso la nuova sede di CHIUSANO&C IMMOBILIARE in via Pastrengo, 29 a Torino, avrà luogo “ARS VIVENDI”, una mostra innovativa – curata da REBECCA RUSSO – con trenta opere di video arte contemporanea realizzate da artisti di fama internazionale provenienti dalla collezione della FONDAZIONE VIDEOINSIGHT® (www.fasv.it), che raccoglie opere d’arte contemporanea con elevate potenzialità psicodiagnostiche e psicoterapeutiche.

Al piano superiore sarà anche possibile visitare una mostra di trenta fotografie – pubblicate nelle più importanti riviste di settore – che ritraggono alcune tra le più belle case del mondo, realizzata da ADRIANO BACCHELLA (www.adrianobacchella.com), fotografo torinese autore di svariati libri fotografici.

Adriano Bacchella, oltre ad essere un amico è un grande fotografo. Vive tra Torino e l’isola d’Elba. La sua fotografia è una ricerca continua sulle case mediterranee e chi le abita ma non disdegna il mondo della cucina e del buon cibo. Ha pubblicato moltissimi libri, e le sue foto stanno su tutti i magazine di design e architettura e di viaggi. Anche lui si è interessato al mondo della mia poesia e del mio modo di abitare, dedicandomi importanti articoli su IO DONNA del Corriere della sera, e uno specialmente bello su ELLE Italia ed ELLE Ungheria. La sua fotografia è estremamente elegante.

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Podcast su Radiolibri.it

LA PRIMA WEB RADIO DEDICATA AL MONDO DEI LIBRI
Liriche dolci e itineranti, da cui filtra il respiro del mare Mediterraneo, il mare d’Europa. Per lo Scaffale Poesia di Radiolibri, quest’oggi parliamo di un libro scritto da un autore davvero “sui generis”. Marinaresco sin dal titolo, “Navigare la rotta”, il libro che vi proponiamo oggi per lo Scaffale Poesia di Radiolibri, è l’ultima raccolta di Antonio De Luca, di origini napoletane ma residente da anni nell’isola di Ponza. Dal 2012 tiene un blog, “Nemesi mediterranea”, dove pubblica poesie ma anche note di viaggio dedicate a navigazione e cibo…

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