Tra Pithecusa e Cuma
a nord
ci sta un isola
un’isola
che sta dentro di me
e mai potrò
raggiungere
brulla e povera
fragile ai venti
ha poca acqua
un vecchio vulcano
che lentamente muore
trovai rifugio
non era segnalata
ma non ci misi nome
arrivai primitivo
inconsapevole del Fato
ci portai una biblioteca
ci misi lo stupore
e la passione
il cambiamento e il timore
l’entusiasmo e l’incontro
la seduzione e la paura
la meraviglia e l’inesprimibile
arrivò la compassione
e il dolore
alzai macigni e templi
conobbi la solitudine
la fatica e la pietà
scavai tra i ruderi
l’essenze
le parole antiche
l’innamoramento
il silenzio