Ho fatto la valigia

Un mondo
solitario e lontanissimo

fuori dal tempo e dallo spazio

fatto di una malinconia gioiosa

lento

dove la nostalgia esistenziale
è una felicità
di stare al mondo

essere in solitudine
avere una vigna

amare
e svegliarsi al mattino
con vicino una donna
sopra un’isola
con solo davanti il mare
e il silenzio sulla terra

in un rifugio
di poche cose
su un solitario Mediterraneo

A Marsiglia
a Tangeri o Lisbona
dove la poesia
è ovunque
si arriva
con la valigia vuota

con il caos
l’origine e l’invisibile

con I’insperabile
i tanti nessuno

e tutto
quanto serve

perché non si sa
quando tempo si rimane

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