La poesia è distacco, lontananza, assenza, delirio, suono e soprattutto urgenza, vita, insofferenza d’esserci, mutevolezza.
Da un punto solo, troppo lontano per noi non poeti, Antonio abita e orchestra le luci e le ombre delle sue poesie, sempre nuove e rinnovate ad ogni lettura.
Scrivo affinché questa pagina torni bianca, sembra dirci l’autore e, ad ogni lettura, accade esattamente questo ai suoi mari ed ai suoi luoghi.
Nuovi, bianchi, spumosi, agitati e pronti a tutto.
Chiara Costantino