Antonio De Luca cittadino mediterraneo nasce a Napoli, porto multiculturale del mare-nostrum, città di misteri, luogo con precise coordinate geografiche e forti connotazioni sociali e umane. Un sedimento culturale che lo porteranno in seguito a sposare le tesi dell’esistenzialismo ateo di Albert Camus. Trascorre l’infanzia all’isola di Ponza nelle case dei nonni capitani di bastimenti e le estati sulle navi di cui il padre è comandante. A Napoli continua gli studi al liceo F. Denza dei P. Barnabiti a Posillipo e si scrive alla facoltà di geologia. Alla laurea, dopo gli gli studi oceanografici sulla nave del CNR Marsili, studia Yvan Illich, Fernando Pessoa e Albert Camus, allora decide di lasciare tutto e tutti. Restaura il vigneto della nonna nell’isola di Ponza e inizia a camminare, scrivere e fotografare.
Si occupa di poesia e di cultura mediterranea, in filosofia segue l’individualismo post-anarchico e il socialismo libertario di Michel Onfray, senza mai rinnegare che in economia vince Marx. Vive inverni a Lisbona e tra sponde mediterranee, con una lunga presenza a Buenos Aires, dove incontra Ernesto Sabato. Ha pubblicato due raccolte di poesie: nella città lusitana, Ombre a Lisbona e in Italia Adespota con l’amico Andrea Simi, e la prefazione di Predag Matvejevich. E’autore di Vinea Loquens, scritto durante una notte tempestosa al largo della coste del Cile, omaggio e memoria al mondo esiodeo e virgiliano di una Ponza contadina e arcaica, con la prefazione di Simone Perotti, Andrea Simi e la regista Ana Scotelnicu.
A Sandro Pertini, confinato a Ponza, e al suo amico ponzese Salvatore Pacifico, ha dedicato il volume Il falegname e il partigiano, storie di confinati a Ponza durante la dittatura fascista. E’protagonista di Uomini senza vento, romanzo avventura di Simone Perotti. Di lui si sono interessati gli scrittori Pedrag Matvejevic’, Bjorn Larsson, Rocco Familiari, Carmine Catenacci, Andrea Simi, Simone Perotti e altri.
Nel 2015 alle Cisterne Romane di Ponza interpreta Catullo. Nel 2016 Odissea con l’amico Andrea Simi e l’Università Federico II di Napoli è al Teatro sul mare a Ponza. Nel 2011 ha vinto il premio nazionale di poesia Esprimere l’Inesprimibile. I suoi amici dicono di lui: un anarchico individualista, un ribelle, difficilmente inquadrabile, un epicureista totale.
È autore del blog Nemesi mediterranea dedicato al mare, al cibo, alla navigazione, alla poesia. Il suo lavoro narrativo porta l’impronta di un Mediterraneo interiore, che parte dalla Grecia Arcaica. Un viaggio letterario che si estende ben oltre le colonne d’Ercole, un’idea che abbraccia e conforma tutta l’esperienza di viaggiatore e letterato, anche di città e paesi che danno sull’oceano o tra i deserti, e non vedono il mare.